L'ANNUNCIATORE


Era il 1979 quando Victorino del Pozo consegnava alle stampe il volume "Siragusa: El Anunciador - Oscurecimiento global del planeta", la cui pubblicazione si concretizzava tramite Eyras Barath Editore.

Si tratta del secondo volume della trilogia che lo scrittore spagnolo ha dedicato ad Eugenio Siragusa e, in particolare, alla sua personale esperienza che lo ha visto vicino al Contattato.

Il verbo annunciare, dal latino annuntiare, risulta strettamente legato alla derivazione (anch'essa latina) nuntius, ovvero messaggero o messaggio, due aspetti imprescindibili di uno stesso scenario, oltre che l'intera essenza dell'opera di Eugenio Siragusa su questa terra.

L'Annunciatore si presenta subito a chi legge come un tassello importante senza il quale non si avrebbe l'intera visione del protagonista dell'opera, lo scrittore infatti si concentra sullo scenario storico che fece da sfondo ai fatti narrati più approfonditamente nelle opere successive.

Questa particolare caratteristica rende il volume fondamentale in quanto ci restituisce la figura di Eugenio Siragusa come colui che si trovava in linea con i tempi.

Non si trattava di un personaggio venuto fuori per un semplice caso, non era una moda del periodo, bensì la naturale continuazione di eventi che già da tempo si stavano preparando e che da tempo, agli occhi di chi sapeva leggerne e interpretarne i segni, ne profetizzavano la venuta.

Nulla viene affidato al caso, Siragusa si manifesta quando la sua presenza serve ad aprire un nuovo ciclo di speranza e di conoscenza, non c'è nessuna strana coincidenza o macchinazione o premeditazione, tutto avviene naturalmente quando deve avvenire, al passo con i tempi.

Non è un caso se la sua prima esperienza avviene a trentatre anni, non è un caso il periodo che passa fino al completamento della sua compenetrazione, nessuna delle sue parole viene detta a caso e tutti i suoi incontri non sono frutto di un'abile mossa propagandistica (come affermarono i suoi detrattori).

L'Annunciatore, il Messaggero, si manifesta quando è tempo, e questo tempo è il frutto di numerosi segni ed eventi ai quali in molti assistono pur senza riuscire a dargli un senso compiuto.

All'interno di uno scenario ufologico frastagliato, nel quale si registrano lotte intestine tra ricercatori e organi governativi nati al solo scopo di insabbiare ogni evidenza, ecco che arriva la risposta...l'Annunciatore.

Lo scrittore, ovviamente, non tralascia di riportare i suoi numerosi dialoghi avuti con Eugenio Siragusa, dimostrando in tal modo quanto sia forte il legame tra i vari segni che da tempo interessavano il nostro pianeta ed i messaggi ricevuti e dati da Eugenio Siragusa; basterà leggere attentamente questa parte per avere finalmente una visiona chiara dei segni fino a quel momento incompresi, perché tutto finalmente acquisti un senso compiuto che va oltre la semplice spiegazione di semplici luci nel cielo data fino ad allora.

Oggi più che mai questi richiami risultano essere strettamente attuali, i segni continuano a parlare ma il loro linguaggio non è più sconosciuto, proprio questo libro, infatti, risulta essere la chiave per interpretarlo.

 

Il volume si conclude con il commiato dell'Annunciatore, anche questo avvenuto quando e come doveva avvenire, ma un commiato non è un addio, è la consapevolezza di aver piantato buoni semi in buona terra, perché l'annuncio è stato dato e il messaggio continua a vivere, insieme a chi lo ha portato, in quelle piante che dal buon seme sono nate e pian piano si protendono verso il cielo.

 

Roberto La Paglia

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